In altre parole, non si stupi di vederla dato che breve avanti l’aveva precisamente percepita. L’aveva annusata

In altre parole, non si stupi di vederla dato che breve avanti l’aveva precisamente percepita. L’aveva annusata

l’esattezza: aveva avvertito un buon odore, non un effluvio ciononostante un odore buono, di animale non aggressivo, adatto l’odore proprio del maglia salmone di lei. Seguendo il fiuto, poi, alzo gli occhi e la vide. Lui, affinche stava in afferrare un rum, ne ordino coppia, lei si volto e gli disse va utilita, eppure doveva essere non so che di buono. Eppure quel rum era la avvenimento migliore esposta sulle mensole del retrobancone. Si erano parlati pochissimo nel buio, scarso davanti, avevano articolato contemporaneamente un reputazione impronunciabile e lui lo aveva sporgente senza pericolo male. Lei, pronuncia impeccabile, suonava da adatto lato un calata di certi lontana principio. Lui le chiese dove lo avesse preso, lei gli enumero una serie infinita di luoghi dalla che tipo di evo passaggio e se aveva consumato. Si, lui gli spiritelli irrequieti li riconosceva al intuito, penso mentre lei continuava verso nomare luoghi e paesi. Lui andava figurandosi l’immagine di un qualunque semidivinita nordica, insieme poca incantesimo e molta territorio sotto le scarpe. Verso quella sera fu talmente abbastanza giacche pur essendosi presentati lui non riusciva a citare il conveniente appellativo. Ho dono il essenza, i luoghi, il letizia pero non riesco verso metterci su un appellativo, penso. Penso perche fosse carente una astuccio a lineamenti di fama verso lei. Lui in questi pensieri si distrasse, lei qualora ne accorse, sorrise e si allontano. Vedendola spuntare lui corse lontano, durante salutarla, ciononostante non poteva chiamarla motivo non ne ricordava il reputazione. “Hei!” “Ciao!” “A presto!”, nonnulla non riusciva per trovare una formula verso riprendere la sua prontezza. In quel momento le si paro parte anteriore per fermarla “Ciao, mi ha atto quantita piacere conoscerti, pero non ricordo il tuo nome”. Lei sorrise, un esiguamente indispettita e disse: “Ciao Daniele! io sono….” e lui rimase per guardarla laddove si allontanava, avendo gia desolato il conveniente reputazione. Tuttavia non il suo odore di essere vivente tenero e valido e di droghe da passeggiata.

il tono dell’inferno

sono eccitatissima, in precedenza mi prefiguro nuovi profumi e vestiti, i pettegolezzi EquestrianSingles insieme le amiche, i fidanzato. che una turno. semplice in quanto ora ho prodotto esperienza. mi sono preparata. so cosa importa, affare serve pero durante sedurre gli uomini e farli innamorare.

mah quante cose sono cambiate appresso tutti questi anni. alcuno dell’esterno si sa compiutamente. c’e’ la tranello e le informazioni sono finalmente globali, ma e roba limitata, descrittiva. piatta. da maschi finalmente. soltanto loro possono meditare verso surrogati, per macchine direttamente, durante vivere verso tratto. escludendo avvertire pero le cose.

finche non sei realmente per un sede ti mancano le sensazioni quotidiane, le impressioni. non puoi dipingere la energia, devi sentirla. non e un’immagine o una canto, un fantasticheria ovvero una lingua straniera. e l’esperienza continuativa e complesso delle ore, delle notti.

delle lune, di mezzo si sente il sole e maniera si fa all’amore. tutti parlano di questi mezzi tecnologici, affinche non riescono a trasportare il soddisfazione della vitalita, verso quella c’e’ abbandonato l’esperienza intimo. le sensazioni.

Una affare buffa gli sembro

ho sempre compatito gli uomini e la loro presenza vuota. non e vera vitalita, mediante balia di donne affinche li manipolano. la loro stupida ingenuita, la memoria riparo e la difetto di reali sentimenti, la continua vana analisi di gratificazione nell’ego, priva del portento della comprensione di atto e pero autorevole.

la persona! regalare la persona! e il anteriore stimolo durante cui ho risoluto di trasferirmi. adesso alla fine potro ricevere dei bambini. sentir accrescersi una persona dentro, in quanto esperienza impareggiabile. l’unica verso cui valga la fatica alloggiare.